Buongiorno piazza, il 22 giugno 1946 viene emanata dal governo italiano, appena divenuto repubblicano, l’amnistia passata alla storia come l’amnistia Togliatti (questi era, infatti, il Ministro di Grazia e Giustizia dell’epoca).
L’amnistia comprendeva i reati comuni e politici, compresi quelli di collaborazionismo con il nemico e reati annessi ivi compreso il concorso in omicidio, pene allora punibili fino ad un massimo di cinque anni, i reati commessi al Sud dopo l’8 settembre 1943 e l’inizio dell’occupazione militare alleata al Centro e al Nord ed aveva efficacia per i reati commessi a tutto il
giorno 18 giugno 1946. Lo scopo era la pacificazione nazionale dopo gli anni della guerra civile ma vi furono polemiche sulla sua estensione, tanto che il 2 luglio 1946 Togliatti con l’emanazione della circolare n. 9796/110, raccomandò interpretazioni restrittive nella concessione del beneficio. Una intera generazione di funzionari statali e molti gerarchi
fascisti si salvarono e assunsero posizioni centrali nel nuovo stato repubblicano. Che la giornata sia al confine tra Polonia e URSS il 22 giugno 1941, a cantare a squarciagola Stalingrado degli Stormy Six, mentre Hitler invade l’URSS senza dichiarazione di guerra.